L’Ambito territoriale 1 di Bergamo, con capofila il Comune di Bergamo e di cui la Provincia di Bergamo è partner istituzionale, ha partecipato al predetto bando presentando il progetto “La posta in gioco” per prevenire e contrastare le forme di dipendenza dal gioco d’azzardo lecito. Il contesto territoriale bergamasco ha conosciuto, negli ultimi anni, una sempre maggiore diffusione di sale slot e di locali con installate apparecchiature per il gioco d’azzardo lecito.
Il fenomeno del gioco d’azzardo ha assunto dimensioni rilevanti e sta interessando fasce di popolazione sempre più ampie. La dipendenza e l’impoverimento sono solo due degli aspetti connessi al gioco, ad un tempo indicatori e moltiplicatori di disagi relazionali e sociali: deterioramento dei legami familiari, indebitamento, ricorso all’usura, aumento delle attività illegali legate al gioco.
Le azioni del progetto da realizzare sono diversificate e riguardano eventi informativi e/o campagne di sensibilizzazione e/o iniziative culturali per il contrasto al gioco d’azzardo, percorsi formativi agli operatori dei servizi sociali e alla polizia locale, agli operatori degli sportelli e dei consultori oltre all’azione di mappatura territoriale e individuazione luoghi sensibili locali o sale gioco con installati AWP e Vlt; tra i partener progettuali vi sono l’ ASL , la Provincia di Bergamo, la Diakonia, l’Università di Bergamo, l’Opera Diocesana patronato San Vincenzo, Cooperativa Emmaus, Opera Bonomelli, Aiuto per l’Autonomia, Auser Provinciale, USP, Coop Crisalide, Fondazione Angelo Custode, Associazione Genitori Antidroga, Federazione Nazionale Pensionati, CISL Associazione Aiuto Donna , Nutopia e La Fabbrica.
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