I bergamaschi spendono oltre un miliardo e mezzo di euro in gioco d’azzardo

Il territorio della provincia di Bergamo è secondo solo a Milano per la crescita della dipendenza

29 Gennaio 2016
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L’Osservatorio delle Dipendenze/ASL di Bergamo ha certificato che, da 28 giocatori trattati per GAP nel 2005, si è passati a 223 nel 2013: una crescita esponenziale che colloca l’Ambito territoriale di Bergamo secondo solo a quello di Milano. Analogamente, nell’arco di tempo che copre il settennato 2005-2012 (l’ultimo anno per il quale i Monopoli di Stato hanno reso disponibili i dati con disaggregazione provinciale), il consumo di gioco pubblico d’azzardo ufficialmente registrato nella provincia di Bergamo è passato da 356 milioni e 790 mila euro a 1 miliardo e 573 milioni di euro.

Se ne parla nell’ambito del progetto “La posta in gioco”, grazie al doppio appuntamento in calendario il 29 gennaio e il 4 marzo. Il prof.Maurizio Fiasco (insignito dal presidente Mattarella di un’onoreficenza al merito per il valore delle sue ricerche su usura e azzardo) e la dott.ssa Valeria Carella terranno due lezioni di formazione in cui verrà proposto un inquadramento di sfondo sul mercato del gioco d’azzardo e delle sue propaggini e in cui verrà presentata una Ricerca inedita declinata sull’Ambito di Bergamo: chi spende, quanto, dove, con quali costi socio-sanitari e con quali ricadute per il territorio.

Il mercato del gioco pubblico d’azzardo ha trasformato gli italiani da popolo di piccoli risparmiatori, qual era, a dissipatori di massa, il che è avvenuto, e sta avvenendo, non senza drammatici rivolgimenti. Quotidianamente si può fare l’esperienza di vedere capannelli di concittadini che impegnano e sacrificano ampie porzioni del proprio tempo e del proprio denaro per tentare la sorte. Gli ambiti in particolar modo aggrediti da questo, che è anche un epifenomeno della crisi, sono: la salute pubblica, il risparmio famigliare, l’economia municipale, la sicurezza urbana.

In Italia l’offerta di gioco, oltre che pubblica, è diventata via via capillare. Basti pensare a tutti i luoghi, in aggiunta alle Sale slot e alla Rete, dove si può continuare a osservare una forma di compulsività ormai di massa: bar, tabaccherie, uffici postali… In uno scenario di questo tipo, è evidente come il giocatore “problematico” vive la propria condizione stando su un piano inclinato ad alta vischiosità, dove lo scivolamento verso l’inquadramento clinico di giocatore “patologico”, in mancanza di correttivi, apparirebbe inarrestabile.

Programma: “Gioco, sovraindebitamento, rischio di usura”

1° incontro: venerdì 29 gennaio 2016 dalle 14.00 alle 18.30 Centro Famiglia, Via Tito Legrenzi n. 31- Bergamo

2° incontro: venerdì 4 marzo 2016 dalle 14.00 alle 18.30 Aula Teastresco – Spazio Polaresco, Via Del Polaresco n.15 – Bergamo

Relatori: dott. Maurizio Fiasco (sociologo specializzato sui fenomeni quali il gioco d’azzardo e l’usura e presidente di Alea, Associazione per lo studio del gioco d’azzardo e dei comportamenti a rischio) e dott.ssa Valeria Carella.

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