Diecimila firme raccolte e la richiesta di eseguire un’indagine epidemiologica con il metodo Crosignani sul territorio. La battaglia dei comitati contro la trasformazione del cementificio di Calusco d’Adda della Italcementi in un inceneritore entra nel vivo.
E per fine gennaio è previsto un incontro con esperti per dibattere sui rischi per la salute.
Lo scopo è bloccare la richiesta, effettuata alla Provincia, di poter bruciare ogni anno circa 110 mila tonnellate di plastica, gomme e pneumatici (CSS, Combustibile Solido Secondario).
L’assemblea si svolgerà a Calusco d’Adda, il 29 gennaio 2016 alle 20.45, nella Sala Civica di Via dei Tigli (ex Chiesa Vecchia) e riguarderà le conseguenze sanitarie dell’incenerimento dei rifiuti, che godrà di ospiti d’eccezione.
La conferenza, promossa dai comitati La Nostra Aria e Aria Pulita Centro Adda e da Rete Rifiuti Zero Lombardia, vedrà infatti come relatori la Dott.ssa Patrizia Gentilini, Medico Oncologo membro del comitato scientifico ISDE Italia – Associazione Medici per l’Ambiente nonché esponente di Medicina Democratica, il Dott. Marco Caldiroli, Chimico vicepresidente di Medicina Democratica e il Dott. Edoardo Bai, Medico Epidemiologo membro ISDE Italia – Associazione Medici per l’Ambiente.
L’evento vuole essere un’occasione di informazione e di condivisione, sia per esperti del settore sia per i cittadini.
La partecipazione è libera.
Un invito particolare sarà inviato ai medici di medicina generale, affinché possano apportare il proprio contributo professionale alla discussione fornendo ulteriori arricchimenti al dibattito.
I comitati organizzeranno nei fine settimana dei banchetti informativi con cadenze che saranno a breve comunicate.
“Le generazioni a venire non ci perdoneranno i danni che noi stiamo loro facendo” – Lorenzo Tomatis
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